In questi giorni in cui il governo ha assegnato incarichi speciali – missioni impossibili? – a due super tecnici come Bondi e Giavazzi ho sentito levarsi parecchie voci, ironiche o indignate, sul fatto che il governo dei tecnici invece che operare direttamente “spendesse soldi” per incaricare altri tecnici.

Tali eventi e obiezioni mi fanno fare alcune considerazioni.

– Per realizzare una mission impossible occorre il massimo di tutela dalle pressioni politiche quindi concordo con l’assegnazione di certi incarichi a tecnici-tecnici perché un tecnico una volta diventato Presidente del Consiglio o Ministro diventa principalmente un politico quindi meno libero di fare le cose che ritiene vadano fatte. Anzi penso che queste nomine rappresentino la fine del dibattito sulla questione se un governo puramente tecnico possa esistere. Non può, ogni governo è politico. E questo è un governo qualitativamente migliore del precedente ma come il precedente di destra. Se volete una distinzione più fine direi che questo è di destra europea mentre l’altro era di destra populista.

– Si tratta di due persone preparatissime e serie, niente a che fare con il livello a cui i governi Berlusconi – e in certi casi anche Prodi-D’Alema – ci hanno abituato.

– Nel caso di Bondi stiamo parlando di un personaggio talmente solido che ha accettato l’incarico di tagliare due miliardi dalle spese dei ministeri solo a patto di rinunciare a ogni compenso. Lavorerà gratis, anzi a spese sue. Grillo non saprà dove appigliarsi. Monti spera che “accetti 150.000 euro di rimborso spese”…

In ogni caso uno che sa come essere credibile.

Nel suo curriculum ci sono clamorosi risanamenti, quello di Montedison (prese l’azienda quando era cotta e le azioni valevano 10 lire e la fece diventare un gioiello, tanto che fu venduta ai francesi a 5.500 lire ad azione) e quello di Parmalat (è riuscito a pagare quasi per intero i bond ai risparmiatori senza tagliare neanche un posto di lavoro).

In ogni caso in bocca al lupo ad entrambi, basta che questa volta non facciano piangere i soliti.

Pereira

5 Commenti

  1. Analisi precisa!
    Da aggiungere solo che per i primi 2 punti si dovrebbe uscire dall’euro, o quanto meno non aderire al Fiscal Compact…che poi la seconda potrebbe coincedere con la prima…

  2. @Pereira e Everardo

    Questi tecnici servono a poco per la crescita ,nel senso che possono ottenere qualche risultato
    positivo marginale ovvero non sistematico.
    Per avere risultati sistematici occorre incidere sui grandi numeri che purtroppo non ci sono.
    Lo Stato che strumenti teorici ha per favorire la crescita?
    -può indebitarsi e distribuire l’indebitamento ai cittadini per farli crescere, ma ciò gli è impedito
    dai trattati UE
    -può svalutare la propria moneta per favorire le
    esportazioni, ma anche questo gli è vietato perché
    i tedeschi non intendono svalutare l’euro
    -può combattere la corruzione e l’evasione e
    distribuire ai cittadini i risultati di questi
    sforzi,ma ciò necessita di tempi lunghi per ottenere
    risultati di sistema
    -infine può aumentare la forza lavoro con politiche di
    integrazione comunitaria e con incentivi
    alle famiglie che generano proli numerose, ma anche
    per questo vale quanto detto sopra.
    La conclusione è che dovremo pagare il ns debito pubblico, largamente detenuto dalle banche tedesche e francesi, con una lenta accumulazione.
    Lo ha detto anche Monti, ma senza troppa enfasi… lunghi anni per dimezzare il debito e tornare alla crescita. In particolare 10 per dimezzare il debito e 8 , ovvero nel 2020, per avere PIL del 2,4%.
    Praticamente pagheremo il debito, se ci riusciremo, diventando più poveri.

  3. Caro Everardo, capisco cosa intende, diciamo che grossolanamente identifico come “di destra” un governo che prima di far piangere i ricchi ci pensa 20 volte mentre fa piangere chi ha meno con molta disinvoltura. Detto questo non starei tranquillo con un governo “sedicente” di sinistra, rimarrei vigile.

  4. Molto giusto il ragionamento. Obietterei però una cosa: quello di Monti non può essere definito un governo di destra. Ed infatti è appoggiato da tutti i più grossi partiti, IDV, SEL e Lega esclusi. Anzi secondo me si dovrebbe proprio cominciare a smetter di ragionare in termini di destra e di sinistra. Il governo Monti è semplicemente l’espressione diretta della lobby finanziaria (pluto-massonica diretta qualcuno…) che governa di fatto di fatto l’Europa, per non dire mezzo mondo (il ministero dell’economia USA è nominato per 3\4 direttamente da Goldman Sachs). Insomma si potrebbe dire che, visto lo stato di eccezionale crisi, quella lobby sia passata a nominare direttamente suoi uomini ai vertici dei governi nazionali (oltre a Monti, Profumo e Passera da noi, Papademos in Grecia; nonchè Draghi, tutti sempre di Goldman Sachs), senza più fidarsi di passare per uomini dei partiti. Come dire: non accetta più di fare lobby da dietro, ma passa direttamente in primo piano…

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