Probabilmente avrete notato che domenica scorsa la rubrica Sotto il cielo del fado non è stata pubblicata. Evento rarissimo… Riccardo Iannello è un po’ lo Xavier Zanetti di Radiopereira! Aveva un record di 90 settimane consecutive senza aver saltato una sola domenica! Ma anche in questo caso non si può dire che Iannello abbia bucato l’appuntamento, dal momento che domenica scorsa si trovava in Portogallo per confezionare una super puntata speciale di Sotto il cielo del fado, per noi; direttamente da Lisbona!

Se ogni anno chiedeste un po’ di Luna in più e qualcuno riuscisse a darvela, che cosa pensereste? Che è un miracolo, forse, e allora siete a Lisbona. Vergo queste righe fra un concerto e l’altro, fra un incontro e l’altro, fra una gingjnha e l’altra.

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L’ambiente è, come dire, entusiasmante. Le Marchas populares hanno fatto dimenticare la crisi, la gente a migliaia ha seguito i prodromi al Parque das Naçoes e poi si è assiepata il 12 giugno lungo Avenida da Liberdade per lo spettacolo finale. Ha visto, come lo scorso anno, Alto do Pina, e il bairro della zona Oriente ha festeggiato da par suo. Ma anche gli altri non si sono fatti mancare la gioia della festa. Il presidente di Capo Verde, Jorge Carlos Fonseca, con Pilar Saramago, Marco Abbondanza e altri scelti invitati, ha potuto apprezzare le coreografie dalle finestre del Tivoli, ai cui tavoli il grande Bana con le sue canzoni ha dato dimostrazione di che cosa sia  la cultura lusofona a tutti i livelli, sia del continente, sia delle ex colonie oltreoceano, sia degli arcipelaghi. Anche quest’anno, Sete Sois Sete Luas sarà un festival straordinario che proprio nel legame con Capo Verde ha privilegi rari: la notte di Santo Antonio lo ha consacrato definitivamente. E pensare che l’idea è tutta italiana, anzi, toscana.

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Il tempo lisboeta è una sorpresa ora per ora, e al Castelo de Sao Jorge ha risparmiato di tentativi di pioggia o di vento forte uno straordinario Jorge Fernando (la cornacchia che ogni tanto interveniva durante le canzoni dal profondo del bosco andava quasi a tempo, come se rispettasse il musicista e i suoi adepti…). Ha voluto cantare lui “Lagrima”, non l’ha lasciata a una bravissima Fabia Rebordao: lo scialle disteso lungo il pavimento sul quale morire è diventato il corpo: Jorge ha misurato la sua voce e si è commosso, come tutto il pubblico di praça das Armas. Stare così tanto tempo accanto ad Amalia Rodrigues prima e ad Argentina Santos poi, lo ha fatto diventare quel campione che è. Vicino a lui, dicevamo, Fabia, la pronipote di Amalia. La sua “Barco negro” è stata una freccia al costato e la sua “Chuva” l’ha immediatamente equiparata alle interpretazioni di due grandi muse di Jorge. Mariza e Ana Moura. Se la ragazza cresce così… Bravi ad accompagnare i cantanti sono stati Guillerme Banza, una sicurezza alla guitarra portuguesa, e Guglielmo Roriz, bassista brasiliano di grande talento.

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La programmazione al Castelo de Sao Jorge non  si ferma e ci regala nell’imminente fine settimana due chicche: venerdì 22 A Naifa presenterà il suo spettacolo di fado contaminato avendo al suo fianco un artista importante come Paulo Bragança; e che dire di sabato 23, quando  la “mixtura” sarà ancora più frizzante: la tradizione di Camanè con il jazz del pianista Mario Laginha, nato 52 anni fa proprio il 25 aprile, il giorno della Rivoluzione dei Garofani. Ma non si possono dimenticare le serate all’Alfama, nel largo Chafariz de Dentro, a un orario, la mezzanotte, da grandi intenditori. E sempre il sabato, alla stessa ora, c’è “Fados na Fabrica de Braço de Prata”, che è molto interessante, come pure gli spettacoli dello Chapitò, lo splendido bar sulla strada del castello. Suggestioni, opzioni, meraviglie. Lisbona è questo e tanto altro, come trovarsi ogni sera al Cine Theatro Gymnasio allo Chiado quando, alle 19, inizia il concerto che propone nuove voci lisboete; o passare per il Rossio e trovare, nell’afa delle cinque del pomeriggio, un giovane cantare per gli avventori di “A Tendinha” accompagnato da due musicisti amatoriali e bloccare il via vai dei pedoni.

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Ma soprattutto il giugno lisboeta è musica e animazione a ogni ora del giorno e della notte, in qualsiasi strada, in qualsiasi quartiere: le “verbenas” sono spettacoli folcloristici nei quali la gente di ogni età esprime le proprie sensazioni, i propri desideri. Sabato la praça do Comerçio si è vestita come una grande fiera agricola, e sul palco Tony Carreira ha cantato la sua musica leggera portoghese per la gioia di tanti ragazzi. Anche questa è una espressione viva di una città che non delude mai.

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In tutto questo, abbiamo lasciato un po’ in disparte la notte di Sant’Antonio, ma perché a volte sembra di ripetersi: chi non la conosce non può sapere, chi la conosce la ama. E ci viene sempre. Ma ne parleremo al ritorno, per convincere quelli che nel 2013 dovranno per forza viverla!!!

Riccardo Iannello

 

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