Overshoot DaySiamo già in rosso, a debito con la Terra. Il 22 agosto 2012 abbiamo ufficialmente esaurito le risorse naturali disponibili per quest’anno: è già stato dichiarato l’Overshoot Day 2012. Altrimenti detto: quello che abbiamo consumato prima di agosto è maggiore di quanto la Terra riesca a rigenerare e di quanto sarebbe sufficiente per un anno. Stiamo perciò già sprecando beni naturali che non ci spetterebbero. Disboscheremo quindi foreste che dovrebbero ossigenare l’aria che respiriamo e che invece dovranno assorbire una maggiore quantità di anidride carbonica, sfrutteremo terreni senza un minimo di logica della sostenibilità, prenderemo pesci che nei nostri mari sono sempre meno e dalla vita difficile, preleveremo acqua da fonti che non potranno ricaricarsi. E ogni anno il nostro consumo sfrenato e incontrollato fa sì che l’Earth Overshoot Day sia sempre più precoce.

Nel passato riuscivamo a cavarcela meglio. Nel 1987 questo giorno fatidico è stato il 19 dicembre, l’anno dopo già il 7. E via a peggiorare fino allo scorso anno, il 2011, quando abbiamo raggiunto il limite il 27 settembre. Di questo passo non andremo avanti e consumeremo tutto ciò che non ci spetta, sfruttando energie in sovrabbondanza e distruggendo ogni ecosistema.

A calcolare il drammatico anniversario è il Global Footprint Network, un’organizzazione internazionale no profit con base in Stati Uniti, Belgio e Svizzera, impegnata nella promozione di stili di vita sostenibili, tramite strumenti come il calcolatore dell’impronta ecologica di ogni nazione. L’impronta ecologica misura l’area biologicamente produttiva di mare e di terra necessaria per rigenerare le risorse consumate da una popolazione umana e per assorbire i rifiuti prodotti. Utilizzando questa “impronta” è possibile stimare quanti pianeta Terra servirebbero per sostenere l’umanità, qualora tutti vivessero secondo un determinato stile di vita.

Ognuno di noi può scoprire qual è la propria impronta ambientale e cosa si può fare per provare ad attenuarla.

Se tutti gli abitanti della Terra consumassero quanto un cittadino italiano, sarebbero necessari 2,55 pianeti Terra per la sopravvivenza dell’umanità. Ed è così, se non peggio, per tutti i Paesi più ricchi. La domanda è: vogliamo che questa Terra abbia un futuro? La riflessione conseguente è se pensiamo di poter creare un futuro sostenibile per il nostro pianeta e i nostri figli.

1 commento

  1. @Eleonora

    Tutto giusto in linea teorica, ma il contesto energetico ambientale, noi compresi che ne siamo un pezzettino piccolissimo anche se molto evoluto, è capace di compensare da solo questi squilibri potenziali.
    Voglio dire che anche in passato proiezioni lineari, come quelle esposte, sono state smentite dai fatti.
    L’errore è di ritenere giusta la dualità piianeta Terra da un lato e Umanità dall’altro.
    L’uomo è una piccola formichina evoluta attaccato come una calamita alla Terra e non percepisce minimamente la potenza di quest’ultima e del cosmo che la circonda milioni di volte superiore rispetto alla propria.
    Ad esempio, diresti che noi, formichine incollate alla Terra ,in questo momento, stiamo viaggiando rispetto al Sole, su un binario ellittico ,alla velocità di 250 km/secondo ?
    Quindi l’uomo si illude di essere lui a distruggere la Terra , ma non è così, nel senso che la Terra regolerà da sola gli squilibri.
    Cosa accadrà?
    Personalmente mi aspetto eventi calamitosi anche naturali ripetuti che di colpo abbassano la popolazione mondiale o ne frenano la crescita, ma anche una o più guerre globali (questo sarebbe il contributo alla decrescita dell’Umanita’).
    Un effetto naturale già in corso è il “riscaldamento globale” che rende le precipitazioni pluviali e nevose anti-persistenti ovvero impetuose e caotiche tanto che i meteorologi le chiamano con nomi di personaggi mitologici tipo Caronte, Poppea o via dicendo.
    I terreni,per produrre cibo, hanno bisogno di piogge e nevicate persistenti con stagioni ben delineate e quindi diventano aridi e poco produttivi e ci saranno ingenti carestie ovunque.
    Il riscaldamento globale è variamente discusso dagli scienziati sulle sue cause.
    Per me dipende dalla interazione attuale Terra Sole.
    Oggi volendo intervenire su Radio Pereira ero tentato di parlare di Renzi, ma Renzi a questo punto è circonstanziale…meglio parlare sugli argomenti da te sollevati.

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