Diciamo la verità, le primarie del centro sinistra hanno fatto venire la gastrite a molti, a partire dalle aree più legate a movimenti e partiti di tipo carismatico (Pdl e M5S).
A Bologna i giovani berlusconiani occupano la sede del partito “finché non verranno indette le primarie”. Boom.
In area Grillo il leader, dopo aver sbraitato a vuoto, spiazzato davanti all’adesione popolare e convinta di milioni di persone ha indetto le “parlamentarie” dalle quali spero con tutto il cuore che esca il nuovo Kennedy. Sono in trepidante attesa perché la formula scelta dalla coppia di guru mi sembra pericolosissima. Provate a scorrere un po’ di video candidature,
Sembra di essere alla “Corrida” di Corrado in versione 2.0.

Bisogna riconoscere che queste primarie del centro sinistra sono state utili a tutti gli italiani per vedere – dopo vent’anni di non democrazia – che votare per delegare qualcuno può essere un esercizio felicissimo.

Il Pd ha guadagnato più del 4% in una sola settimana e già ora l’alleanza con Vendola vale il 40% previsto dalla bozza della legge elettorale in discussione.
A dire la verità c’è quasi da tifare per la melina che stanno facendo i partiti e che porterebbe a rivotare col porcellum perché dopo un esercizio tanto felice il centro sinistra sarebbe “costretto” a fare delle primarie anche per il Parlamento (in cui non mancherebbero sorprese) creando un effetto domino che coinvolgerebbe inevitabilmente tutti i partiti e spiazzerebbe anche il piccolo B. deciso a rischiare un clamoroso flop. Ne vedremo delle belle.

Viva l’Italia

Pereira

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