La crisi dell'Unione EuropeaIn questi giorni sono tragicamente d’attualità i problemi dell’Unione Europea, che deve fronteggiare la crisi di debiti sovrani importanti: l’Irlanda è ad un passo dal baratro, la Grecia è dovuta già ricorrere ad aiuti internazionali; il Portogallo è traballante e la Spagna l’Italia seguono non troppo da lontano, visto il loro elevato debito pubblico.

Non è forse mai stata così a rischio la tenuta stessa della moneta unica europea, se si considera che queste tensioni hanno provocato la fuga in avanti di importanti stati membri, come l’Austria e la Finlandia, che minacciano di non approvare ulteriori aiuti a stati in difficoltà, nel caso attuale all’Irlanda.

Ciò, dopo il precedente della Slovacchia, che già qualche mese fa si era rifiutata di pagare la sua quota per il salvataggio della Grecia. Rischia così di passare l’idea, da parte degli stati che hanno tenuto sempre i loro conti pubblici in ordine, di opporsi all’esborso di soldi dei loro contribuenti – specialmente in questo momento di crisi globale – diretti al salvataggio di chi invece questi conti non li ha saputi gestire.

L’Irlanda si sta dissanguando per salvare il suo sistema bancario, la Grecia aveva nascosto i suoi veri conti, l’Italia ha accumulato in maniera irresponsabile un debito pubblico mostruoso, in cui rientrano pure grosse fette di soldi andati a corruzione, evasione e mafie. Perché stati sempre integerrimi dovrebbero pagare per noi? E’ un concetto sacrosanto, che mina però ciò che dovrebbe essere alla base di un’unione federale di stati, ovvero la solidarietà, e prima ancora un sentire comune. Pare invece che l’Unione europea sia stata costruita più per motivi economici, o meglio ancora bancari: è stata utile infatti alla creazione di un nuovo soggetto, come è la BCE, la banca centrale europea, ed all’intento di un controllo centrale della moneta.

Paiono remotissime le motivazioni culturali, sociali o umanitarie. Si pensi a come vengono trattati, dalla Francia all’Italia, i cittadini rumeni, ad esempio, che sono appunto comunitari. O a come l’Europa non sia stata in grado di prendere una posizione unitaria di fronte alle ultime guerre proposte dagli Stati Uniti, come quella in Iraq, dove è stato pure dimostrato che le prove addotte per attaccare Saddam – le presunte armi di sterminio di massa – erano assolutamente false. Cosa possiamo dire ai detrattori della moneta unica, e di una Unione Europea così costituita? Prendiamo in mano un semplice dato: nel tragico panorama di debiti statali incontrollabili, la Norvegia è oggi lo stato a rischio di default, di fallimento, più basso al mondo, con un surplus di bilancio del 10,3%, da paragonare ai deficit rilevanti di tutti gli stati membri della UE. I titoli di stato di Oslo quest’anno hanno assicurato un profitto netto del 6,197%, rispetto al 4,747% del bund tedesco, titolo di riferimento in Europa. Il paese dei fiordi vanta pure il piu’ basso tasso di disoccupazione del continente. Il motivo di questo successo? Avrà forse qualcosa a che fare col fatto che usi ancora una sua moneta, la corona, e che sia rimasta fuori dalla Ue a 27 e dall’eurozona in genere..?

Everardo Dalla Borsa

4 Commenti

  1. Grazie dei link, e del documento di “return on equity”!
    Vorrei aggiungere che l’Irlanda è stata di fatto obbligata ad accettare gli aiuti, da una UE che si è proposta, in stile completamente mafioso, per aiutarla, a patto di sacrifici che saranno sicuramente drastici (ancora i dettagli devono essere divulgati). Ci si chiede: perchè la UE ha forzato così tanto, quando l’Irlanda era coperta almeno fino a metà 2011, a livello di liquidità? Perchè non ha dato gli aiuti solo alle banche dell’Irlanda, quelle messe veramente male? Il giogo del debito si allarga, e ha già nel mirino Portogallo e Spagna. Lassù c’è qualcuno che non si accontenta…

  2. sempre per Everardo

    Altra cosa importante: la povertà che avanza tra la gente equivale, per il principio di conservazione dell’energia (finaziaria in questo caso), all’ opulenza di una stretta elite finanziaria che da sola controlla oltre l’80% della ricchezza del pianeta.

    okkio a questo link

    l’hanno detto a un convegno di finanza indipendente fuori dal circuito bancario che conta

  3. @Everardo

    Condivido in pieno.
    Aggiungerei anche che l’euro è stato voluto dai potenti del pianeta perchè non si fidavano più di avere le loro ricchezze prevalentemente in dollari ed hanno preteso ed ottenuto dai vari Stati una moneta-rifugio alternativa.
    E’ in atto un travaso gigantesco da dollari ad euro che ovviamente viene contrastato dagli USA.
    A livello UE ci ha guadagnato la Merkel visto che il taglio del marco era simile, sin dall’inizio, a quello dell’euro e quindi i prezzi si sono diretti verso la moneta più pesante, appunto il marco.
    La conseguenza del maggior potere finanziario della Deucht-UE è stata che ormai le decisioni che contano le prendono in quella sede e gli altri membri in coda a piangere!
    Chi doveva opporsi in Italia?
    Il I governo Prodi ( Bersani compreso) ! Mi viene da ridere !
    Chi dovrebbe riportarci alla lira?
    Il governo Bossi-Tremonti-Berlusconi!
    O forse in futuro il trio Fini Casini Rutelli!
    Mi viene da piangere !

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