Grillo, Equitalia, i parlamentari e la violenzaIn questi giorni la politica “parlamentare” – dal berluschino Capezzone alla ortodossa Pd Serracchiani – crocifigge Grillo per aver detto: “Se Equitalia è diventata un bersaglio bisognerebbe capirne le ragioni oltre che condannare le violenze”. Mi chiedo cosa ci sia di ignobile e inaccettabile in questo.

Mi chiedo se la politica si esprima con tale inadeguatezza per calcolo e tic del potere o perché fatta da persone “emotivamente incapaci”, senza antenne nel mondo reale. Che in molti casi è un mondo di disperazione.

Così, nel giorno in cui gli “emotivamente incapaci” più pagati d’Europa censurano Grillo al grido di “Scherza col fuoco” e “Non si cavalca il malcontento” fino a “Inaccettabile l’idea di comprendere le ragioni di chi non ha ragione” (Di Pietro), succede che quattro (4) persone, nello stesso giorno di queste dichiarazioni arrivino a suicidarsi in preda alla disperazione.

Si tratta di un pensionato che aveva ricevuto una ingiunzione per il pagamento di 5.000 euro (con 700 euro di pensione), di un lavoratore autonomo, e di due piccoli imprenditori.

Disperazione, uno stato d’animo che un ricco parlamentare al servizio dei cittadini dovrebbe essere in grado di interpretare (dovrebbe essere questo uno strumento del suo mestiere) anche senza provarla direttamente. Ma per farlo dovrebbe appartenere agli “emotivamente capaci”.

Se i parlamentari più ricchi d’Europa avessero questo tipo di adeguatezza e di pudore, saprebbero che oltre una certa soglia di frustrazione e disagio nell’animo umano si può aprire uno scenario di reazione violenta incontrando (a seconda dei soggetti) resistenze morali e razionali di grado diverso.

Questo scenario di reazione violenta non comprende solo la violenza degli attentati, cioè la violenza contro gli altri, ma anche la violenza contro se stessi che assume appunto la forma estrema del suicidio. Le quattro persone che si sono suicidate ieri avevano dentro di sé
una serie di resistenze che impedivano alla loro reazione violenta e disperata di prendere la strada dell’attentato verso altri, ma non quella della violenza verso loro stesse.

Per questo quelle morti sono meno gravi degli attentati a Equitalia? Non è importante che la politica si faccia SUBITO carico di quella disperazione?

In qualche modo sto evocando il recente e bellissimo contributo di Norman Bates che invoca la ri-nascita di una cultura di classe per sottrarre i poveri suicidi e gli inutili e stolti dinamitardi alla loro ribelle solitudine.

Quei suicidi denunciano il fallimento di “questa” politica fatta di “rappresentanti” di partiti che non hanno strumenti per capire il mondo in cui vivono a fronte di una enorme responsabilità che sta sulle loro fragili e inadeguate spalle.

Chissà, forse con un’altra legge elettorale sarebbe possibile non dico una rivoluzione ma almeno stabilire una relazione più diretta fra elettori ed eletti?

 Pereira

31 Commenti

  1. @ davide mietti
    caro Davide, apprezziamo le tue parole di ravvedimento e comprendiamo i motivi della frustrazione che le ha stimolate, contiamo di averti ancora con noi per futuri confronti, sicuramente più pacati. Grazie e a presto.

  2. Chiunque sia Carità cristiana ha ragione, chiedo venia a Pereira ed agli altri blogger per aver trasformato una pubblica discussione in uno spintonamento a due. A mia debole discolpa posso solo accampare il fatto che sono stanco di vedere argomenti di discussione interessanti sterilizzati dall’intervento del forzato bastiancontrario di turno. Detto questo mi congedo dalle notifiche e vi saluto cordialmente

  3. É in fase di perfezionamento un potente software che filtrerà i commenti: dal secondo che non ha altro scopo che continuare a parlare addosso a qualcun’altro, senza rispetto per la logica, l’educazione, la sostanza, l’intelligenza e il luogo che lo ospita, scatta la mancata pubblicazione. VI GIURO che appena è terminata la prima fase test l’acquisterò e ne farò dono a Radio Pereira.

    In altre parole: mò basta, eh, tutti quanti, andate a fare a spintoni da un’altra parte. Eccheppalle.

  4. Uno che utilizza il proprio tempo per leggere (senza capirlo) un commento su un sito e ne impegna ancora un po’ (del proprio tempo) per replicare con offese e soprattutto senza aggiungere niente alla discussione, e poi ne investe ancora un altro po’ (del proprio tempo) per tornare a rileggere il commento che non aveva capito e trarre la conclusione che chi l’ha scritto è un fancazzista, e poi non contento ci ripensa di nuovo e spreca ancora un po’ del proprio tempo per scrivere l’ultimo, definitivo commentino acido, è l’idolo indiscusso di tutti (noi) fancazzisti!

  5. la necessità di procedere – per chi ha passione civile e vuole coinvolgersi in progetti di cambiamento della nostra società – senza lasciarsi trascinare nella bagarre, nel bordello della notizia rilanciata ed amplificata all’infinito da un sistema di comunicazione ormai schizofrenico; la necessità di avanzare laicamente avendo il coraggio di rimettere in discussione almeno alcune delle proprie idee e contemporaneamente mantenere un proprio “peso specifico” che permetta di non farsi sballottare ad ogni refolo di vento.
    Che belle parole, potresti scrivere un libro sulla retorica del fancazzista illuminato.

  6. carissimo fabbri, mi spiace aver scatenato la tua parte infantile e quanto al tuo vasto repertorio, potrà anche essere vasto, ma è rimasto alla scuola media. Comunque ho fatto come mi hai suggerito ed ho riletto il tuo commento: una disquisizione, condita di qualche dato e statistica (che, come tu stesso affermi, sono sempre ad uso e consumo di chi li cita) sulla presunta strumentalizzazione politica dei quattro suicidi “imputati” ad equitalia. Scusami hai ragione non sei nè pagato, nè politicamente coinvolto…

  7. caro mietti, viste le offese gratuite potrei risponderti per le rime, scegliendo a caso qua e là nel mio vasto repertorio, e darti del figlio di un cane, del maiale pervertito, ecc. ecc. … ma non lo faccio, perchè invece mi concentro su un aspetto della tua lucida critica (fatta naturalmente “lasciando perdere dati e statitistiche”, chè quelle sono un po’ più dure da offendere): “difendere l’indifendibile”. mi piacerebbe sapere cosa trovi che io abbia difeso nel brevissimo commento che ho inviato se non la necessità di procedere – per chi ha passione civile e vuole coinvolgersi in progetti di cambiamento della nostra società – senza lasciarsi trascinare nella bagarre, nel bordello della notizia rilanciata ed amplificata all’infinito da un sistema di comunicazione ormai schizofrenico; la necessità di avanzare laicamente avendo il coraggio di rimettere in discussione almeno alcune delle proprie idee e contemporaneamente mantenere un proprio “peso specifico” che permetta di non farsi sballottare ad ogni refolo di vento. in ogni caso non credo che valga la pena farla tanto lunga con uno che lascia un commento come il tuo (anche perchè ho il serio sospetto che tu abbia invece trovato una difesa di equitalia in quelle mie poche righe… e allora, in questo caso, non ti rimarrebbe altro da fare che rileggere quello che ho scritto e magari pensare un paio di minuti prima di scrivere e darmi del venduto-corrotto-fancazzista).
    p.s. per i sillogismi non ti posso aiutare… rivolgiti al capo del sito! 😉

  8. @Mirko Fabbri, lasciando perdere dati e statistiche e premettendo che per difendere l’indifendibile occorra essere pagati, interessati (leggi politicamente coinvolti) o fancazzisti col piglio dell’inutile bastiancontrario, la mia domanda è: a quale di queste 3 categorie appartieni? Così giusto per farsi un’idea…
    p.s. so che avrai pronta una bella risposta tutta infarcita di sillogismi volti a far intendere che non appartieni a nessuna delle tre, ma io non ci credo.

  9. Ci stanno facendo fare una brutta fine, per accaparrarsi consensi elettorali a partire dagli enti locali più piccoli, hanno promesso, inventato e costruito una serie di posti di lavoro inutili improduttivi e strapagati che creano costi immani a vantaggio della crescita di un debito pubblico abnorme. Ma i costi li pagano i piccoli autonomi, il popolo delle partite IVA, quelli che dalla divisione dell’italia stanno dalla parte sbagliata, quelli che producono per se stessi e per i parassiti. Ma i parassiti crescono e le esigenze di questa gente aumenta così che quello che produce non basta più e allora, dalla comodità delle loro scrivanie si prendono facilmente tutto quanto costruendo un arma letale e chiamandola, per prenderci più in giro equitalia. Chi non paga o paga in ritardo, tanto meglio , paga il doppio o il triplo con la forza, se non ha i soldi e ha casa propria che vale più del debito ancora meglio, te la prendono, e se e’ bella non si fanno scappare nemmeno l’affare, se la comprano loro, come e’ successo troppe volte

  10. premesso che io ho un po’ estremizzato il concetto, però un atto pesantissimo contro le cose è per l’appunto un atto PESANTISSIMO che magari andrebbe evitato (o usato SOLO come extrema ratio) senza pararsi troppo il culo con la giustificazione dell’esecuzione di ordini altrui, considerando che, a quanto mi risulta, una certa discrezionalità negli strumenti utilizzabili equitalia ce l’ha e non vorrei che il ricorrere alle maniere (più) forti sia solo un modo per spaventare il cittadino e cercare di incassare prima che si può

  11. @Pereira

    Quando sento dire che in Europa la media dei suicidi è maggiore che da noi….
    mi viene in mente qualcuno che di recente è scomparso dal gradino più alto della scena politica!
    Ci sono dei “governativi” in giro per questo blog ?

  12. Aspetta Ivan, non confondiamo, questo “eseguire gli ordini” non si riferisce mica ad atti contro le persone!!! C’è ancora una bella differenza tra questi ed eseguire un ordine amministrativo (seppur pesantissimo e spesso iniquo come nel caso delle multe maggiorate da Equitalia). Forse la stessa che corre tra compiere atti dimostrativi contro le persone o solo contro le cose…

  13. secondo me mettersi a spaccare i numeri su questo tema non è opportuhno, anche perchè trattasi di dati quantomai scivolosi e di difficile lettura. il punto è:
    c’è un disagio dei cittadini nei confronti di uno Stato che non capisce la situazione drammatica in cui si trovano molte persone? la risposta di equitalia a cui sono stati dati poteri molto ampi per recuperare anche multe piccole è una risposta giusta? se qualcuno che si vede fermato il mezzo o pignorata la casa per una cartella di 200 euro (che magari diventan 600) e si incazza se vede che ci sono fiumi di denaro che escono dall’Italia e rientrano scudati con la gabella dello 0,5%, ha torto?
    è tutta colpa di Equitalia? magari no e capisco il discorso di Andrea, però andiamoci piano con “ma loro eseguono solo gli ordini” perchè questa l’ho già sentita e non mi sembrava fosse una buona ragione per “aprire il gas”…
    passando oltre; qualche sera fa a Piazzapulita un esponente del pd si affannava a dire che i nostri parlamentari (fra cui lui) non sono più pagati degli altri europei perchè, ATTENZIONE BENE, da noi le tasse incidono di più e quindi è GIUSTO che il loro stipendio lordo sia del 30% più alto.
    Ecco, io le trovo dichiarazioni allucinanti, che rischiano di generare più violenza di quelle di Beppe Grillo

  14. Il fatto che, a quanto accaduto a Cortina l’ultimo dell’anno, stiano seguendo controlli “sul lusso” un pò ovunque in Italia (anche qui a Pesaro sulle barche, ad esempio…ed hanno trovato anche in questi giorni un grosso yacht intestato ad un nullatenente)rende già un pò più di giustizia…Non so se questi controlli dipendano dalle bombe messe ad Equitalia, come alludeva qualcuno qui, ma di sicuro questi controlli severissimi alleviano, un pochino, le stangate inferte alle classi sociali più basse. L’evasore è comunque ovunque, e molti di noi sono evasori di una qualche sorta. Conosco chi ha nascosto soldi della ditta a San Marino, facendoli rientrare con lo scudo fiscale, come conosco 2 giovani sposi che per non pagare l’ICI sulla seconda casa figurano separati e residenti uno per ciascuna di quelle 2 abitazioni, etc…). Non mi convince molto il principio per cui, viste le tasse troppo alte, tutti siamo legittimati ad essere piccoli evasori… Semplicemente siamo un popolo di “svelti”, o comunque questi sono davvero tanti…

  15. Ho letto velocemente quanto scritto da tutti e sicuramente mi ripeto (anch’io sono ormai anziana o diversamente giovane come dicono ora). Ognuno si interroghi: quanto ha condiviso con il pensionato che vive proprio a lui vicino?
    Ci vogliamo forse pulire la coscienza pensando “solo” a chi scaricare la colpa? Credo che trovare e correggere quanto non va sia giusto, ma quando occorre credo anche che (e questo credo che in molti ce lo siamo scordati) ci si debba rimboccare velocemente le maniche e tendere una mano.

  16. Mah,credo proprio che occorerebbe controllare se quelle persone che scrivono su questo sito non abbiano magari qualche parente che lavora ad Equitalia oltre al fatto che quando una persona incomincia a tirare in ballo certi argomenti con molta arroganza e cattiveria per me vuol dire che questa persona è UN GRANDISSIMO STRONZO ,che cavolo significa dire ( Equitalia fa quello che deve fare ed è autorizzata dalle leggi ) secondo voi le persone che iniziano a mettere le bombe ecc,ecc, dovrebbero mettere un biglietto esposto con scritto QUESTA AZIONE NON ERA DESTINATA QUI’ MA NON SAPENDO CHI è IL RESPONSABILE L’ABBIAMO FATTA UGUALMENTE.
    Se si dovesse trovare il colpevole per gli sbagli di Equitalia ,forse iniziando la ricerca adesso molto probabilmente nel 2999 si riuscirebbe a scoprire chi è stato il promotore ed ogni secolo a venire un’altro ancora , quindi diventerebbe la parabola di un era chiamata Era Equitalia.
    Posso concludere dicendo questo: tutto il casino che in questi giorni è stato fatto contro Equitalia tra non molto darà i suoi frutti e questo per il semplice motivo che in Italia solo agendo in questo modo si riesce ad ottenere qualche cosa , con le parole nisba.

  17. La premessa acida ho capito, dopo averla scritta, che non mi piaceva, ho pensato che quella premessa me la potevo tenere anche per me. Non sapevo arrivasse direttamente per email. Però vedo che non sai cogliere nemmeno il fatto che uno tenga a tenere i toni pacati. Mi dispiace, solo questo. Tutto il resto sono punti di vista. Io mi tengo i miei e tu i tuoi.

  18. Tamburini con questo suo ultimo commento (che peraltro alla mia casella di posta elettronica è arrivato scritto nella sua forma originale, diverso da quello visibile qui, con una premessa leggermente più acida) conferma di essere stato travolto dal vortice che si crea attorno ad una notizia. Lui l’ha letta e adesso si considera detentore di un’altra Verità (Il VERO volto di Cuba, remember?), cosa che gli consente di guardare gli altri con relativo distacco ma anche con il giusto tormento di chi è buono e sa che gli altri non sanno e vivono nell’ignoranza, se ne duole e vorrebbe salvarli tutti. Cita nientemeno che una presa di posizione di Claudio Melchiorre (echicazzè?) e nel commento originale mi sfida addirittura a commentare le parole di cotanto personaggio (echicazzè?).
    Quella ricerca dell’eures, quelle tabelle, quei dati, così come TUTTE le ricerche, le tabelle ed i dati, possono essere letti mettendo l’accento dove più ci piace. In particolare quando si dice che “Il dato che colpisce maggiormente è l’aumento, in special modo, dei suicidi dettati da ragioni economiche”, si fa una piccola forzatura, perchè i dati Istat che hanno dato origine alla ricerca eures non inserivano nè la disoccupazione nè le ragioni economiche tra i “fattori motivazionali” del gesto estremo.
    Se qualcuno volesse per esempio evidenziare che l’Italia è il paese della cuccagna, non dovrebbe far altro che prendere la pagina 5 di questa stessa ricerca, in cui è riportata una tabella con l'”Indice suicidario in Europa”, calcolato ogni 100mila abitanti: la media UE è pari a 10,3 e l’Italia fa un figurone al terzultimo posto con un indice pari a 5,0.
    Ma senza spulciare troppo la ricerca, torno a ribadire ciò che ho detto all’inizio: qui si tratta di strumentalizzare un dato per dar forza ad una propria idea. Non è mica un crimine, per carità!
    Però è un modo di procedere che non mi convince, che non trovo abbastanza “laico”. Ripassando da queste parti, non ho resistito alla tentazione di segnalarvelo, magari in un modo che non vi è piaciuto… non vogliatemene troppo!

  19. A me pare che sia tu a ignorare i numeri e ciò che ci sta dietro. “L’anno analizzato è infatti il 2009 che vide fallire numerose aziende e aumentare la crisi del 5,6% rispetto all’anno precedente. I suicidi sul territorio italiano, ai tempi, furono 2.986. I risultati della ricerca confermano che l’incremento riguardò sia gli uomini che le donne, ma l’incidenza della componente maschile raggiunse il 78,5%, mentre quella femminile si arrestò a un 21,5%. Il dato che colpisce maggiormente è l’aumento, in special modo, dei suicidi dettati da ragioni economiche. Se nel 2007 e nel 2008 i casi risultavano rispettivamente 118 e 150, infatti, nel 2009 salivano a 198 con un’impennata del 32%. “E se la ricerca fosse ripetuta con dati odierni e non con quelli di tre anni fa? Per intuirne i possibili risultati basta porre l’attenzione sulle prime notizie del nuovo anno. A cavallo del primo gennaio, infatti, già tre uomini – un agricoltore marchigiano, un imprenditore siciliano e un pensionato pugliese- si sono tolti la vita. I primi due, rispettivamente 54 e 47 anni, sono stati ritrovati esanimi dopo essersi impiccati. Lo spettro delle difficoltà per la nuova annata agricola e la recessione aziendale li hanno spinti al gesto estremo. Nel terzo caso, il 73enne barese si è gettato dal balcone della sua abitazione. Era in debito con l’INPS di circa cinquemila euro e viveva con una pensione mensile di settecento. Un inizio anno che porta con sé un segnale drammatico e importante. Significative le parole di Claudio Melchiorre, presidente dell’Adoc, l’Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori, che accusa: “ Non bastano le condoglianze, si devono fare politiche economiche degne di questo nome e invece aumentano solo le tariffe facendo esplodere ancora di più la crisi economica”. Se queste politiche tardassero ad arrivare, i risultati di una nuova ricerca rischierebbero di essere ancor più sconvolgenti”

  20. Pereira, se Voi siete così anziano come dite dovreste smetterla di ciurlare nel manico ed essere meno permaloso (chè non si addice ad un vecchio). I dati che ho messo all’inizio sembrano non farVi nè caldo nè freddo… che pelo sullo stomaco si deve avere quando di fronte a dei numeri si sceglie di ignorarli pur di continuare ad alimentare il tepore delle proprie idee! Ci sono 8 suicidi in media al giorno in Italia… perchè quei 4 dell’altro giorno sono diventati così simbolici? O Voi siete in possesso di conoscenze relativamente ad ognuna di quelle 4 persone che possa far considerare i loro suicidi come delle eccezionalità legate alle loro condizioni economiche, oppure siete finito Vostro malgrado in uno di quei vortici che si creano quando i “mezzi di informazione” si titillano l’un l’altro su una “notizia”.
    A Tamburini vorrei chiedere come mai quei dati sfornati dell’Eures (aggiornati al 2009) sarebbero in stretta correlazione con “gli ultimi casi di cronaca che hanno visto imprenditori ma anche un pensionato con problemi economici, togliersi la vita” (gennaio 2012).
    P.s. perdonate l’inadeguatezza, ma la “macchina da guerra” sarebbe equitalia?

  21. @ andrea zucchi
    Giustissimo, infatti l’articolo si interrogava sul rapporto fra le scaturigini (sono anziano e devo usare parole desuete, sorry) della frustrazione e della violenza e il lavarsene le mani della classe politica che prima costruisce una macchina da guerra e poi non si preoccupa di governarla con adeguatezza. Perché non vive in questo mondo.
    Tu chiamale
    se vuoi…
    strumentalizzaziooooniiiii! 😉

  22. Bisogna comunque ammettere che scegliere Equitalia come bersaglio sia quanto meno semplicistisco: sarebbe come attaccare i militari della guardia di finanza perchè fanno multe salate… Equitalia esegue su mandato, come i militari… In una fase di alta tensione appena più antica, quella degli anni di piombo, Pasolini diceva che era assurdo prendersela coi poliziotti, perchè sempre espressione del popolo. Io me la prenderei più con Monti e chi lo ha preceduto, che hanno massacrato larghe fette di popolazione sfiorando appena i benestanti, per non dire i super-ricchi…

  23. @mirkofabbri
    “E comunque devo ringraziare Pereira perché essendo stato assente per un po’ da questo sito, mi mancavano questi toni:”
    Io penso che sia legittimo che Lei trovi irritante quello che dico e come lo dico, quello che non capisco è come mai Lei non si dedichi a esercizi più divertenti e meritevoli.

    “(…) “rappresentanti” di partiti che non hanno strumenti per capire il mondo in cui vivono a fronte di una enorme responsabilità che sta sulle loro fragili e inadeguate spalle.”
    Perché? le sembra che tengano comportamenti adeguati? Uno fra tutti, neanche il più grave, prendono 4.250 euro di indennità per gli assistenti (i portaborse) e gliene girano si e no 1.000. Ops scusi, forse ho strumentalizzato.

  24. Figurarsi se politici servi(tori) dello Stato si permettono di criticare la loro creatura Equitalia che per cartelle di 200 euro applica il blocco fiscale dell’auto (talvolta senza avvertire nemmeno!!!), per poco di più anche l’ipoteca della casa (fino a poco tempo) fa e aggiungendo spese accessorie che fanno anche triplicare le quote da riscuotere, battendo quindi qualsiasi ipotetico tasso usurario. Se poi qualcuno si incazza, non ci vedo nulla di strano, specie se è contro quello Stato che quando ti deve rimborsare cifre anche ragguardevoli, impiega anni e calcola gli interessi minimi e il cui ritardato pagamento ad aziende fornitrici è una delle prima cause di fallimento nel nostro Paese. Alla faccia dell’EQUItalia…
    Io dico che non siamo lontanissimi dalla rivoluzione alla francese ed è bene, per loro, che facessero attenzione a questi segnali e magari che provassero a raddrizzare certe storture

  25. Colpisce anche a me la volontà di speculare su certi argomenti anche tra chi commenta.
    L’articolo è di ieri.
    Roma – (Adnkronos) – Lo rileva l’Eures, istituto di ricerche economiche e sociali. Dallo studio sul fenomeno negli ultimi 30 anni, emerge l’aumento di suicidi tra i disoccupati e record di casi per motivi economici. A pagare sempre più sono gli uomini, come attestano anche gli ultimi casi di cronaca che hanno visto imprenditori ma anche un pensionato con problemi economici, togliersi la vita. http://goo.gl/MBPe5

  26. Mi colpisce la volontà di speculare in qualche modo sui “famosi” suicidi di 4 persone in un giorno.
    La media annua dei suicidi in Italia riferita al quinquennio 2004-2008 è di circa 3000 casi, ovvero circa 8 italiani ogni giorno decidono di togliersi la vita. Non conoscendo praticamente nulla delle storie di quelle 4 persone, è azzardato o poco elegante o cinico pensare che semplicemente erano 4 di quegli 8? Qui si vuole invece dare significato politico a quei gesti disperati collegandoli alle vicende di equitalia e più in generale ad una situazione di impoverimento. Non sono un esperto, ma ritengo che le motivazioni che conducono una persona a togliersi la vita, siano un po’ diverse e più complesse rispetto ad una cartella esattoriale. Chi viene a trovarsi in difficoltà economiche gravi, può forse più facilmente sviluppare una tendenza a prendersela con qualcuno che ritiene colpevole del suo impoverimento (in questo caso equitalia), piuttosto che con se stesso. Peraltro è noto che su scala mondiale i suicidi sono più numerosi nei paesi in cui c’è maggior benessere; lo stesso avviene anche a livello nazionale: ci sono pochi suicidi nel “povero mezzogiorno” e molti più suicidi nel “ricco nord”. [storicamente prolungate situazioni di ristrettezze economiche portano a rivolte, sommosse, rivoluzioni (ops! scusate), piuttosto che ad ondate di suicidi].
    E comunque devo ringraziare Pereira perché essendo stato assente per un po’ da questo sito, mi mancavano questi toni: “Quei suicidi denunciano il fallimento di “questa” politica fatta di “rappresentanti” di partiti che non hanno strumenti per capire il mondo in cui vivono a fronte di una enorme responsabilità che sta sulle loro fragili e inadeguate spalle.”

    … applausi fragorosi …

  27. E dai, e dai ma se oggi qualcuno con le palle ha deciso di iniziare una specie di rivoluzione contro queste persone di merda ,occorrerebbe alzare i calici e brindare una volta tanto e che anche loro incomincino ad aver paura come le migliaia di persone estorte da questa casta , mi sbagliavo quando pensavo che in Italia fossimo divenuti tutti pavidi e pecoroni , oggi posso dire che come me migliaia di persone ” approvano queste incursioni contro Equitalia ” e sperano che qualche cosa si possa cambiare.
    Perchè ricordiamoci che non tutti sono disposti a suicidarsi potrebbe anche darsi che succeda come in America , ossia che si faccia una strage magari di persone che in fondo non sono i diretti responsabili ma quando una persona ha perso tutto e quindi anche la fiducia nella vita non va certo per il sottile.

  28. Equitalia sta diventando sempre piu’ una vergogan dell’Italia. Cosa aspettano questi tecnici a fare luce su questo ente ??? Si vede lontano un miglio che ci sono troppe storture operative e troppi legami affaristici, i fatti successi ne hanno dato conferma.

  29. Questa è l’Italia dei PORCI che si fà forte con i deboli e debole con i forti !!! E molto piu facile e vile colpire un pensionato che percepisce 700 euro al mese che riuscire a far pagare le tasse a quelli che non le hanno mai pagate .

  30. Parole al vento caro mio. Alla fine quel che conta è che la loro pancia si sempre bella piena,poi noi si puo’ anche crepare.

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