Un nazionale (Criscito) a casa e due in campo ai prossimi europei. Questo l’esito (provvisorio, visto che procedono gli accertamenti sull’amico tabaccaio di Buffon nel cui esercizio c’era l’80% di probabilità di vincere con la scommessa giocata) della claudicante linea politica tenuta da un Prandelli sempre più a disagio nella gestione di un problema che non è più sportivo.
Il C.T. infatti, a discapito della sparata del “pronti a non andare agli Europei”
ha fatto l’unica cosa che non andava fatta: qualcuno si e qualcuno no, su criteri che non possono essere quelli della giustizia ordinaria. Sarebbe stato molto meglio portare giocatori anche meno bravi ma SICURAMENTE non coinvolti in traffici loschi.

Non c’era bisogno di non andare, bastava (basterebbe) non andare in campo in una prestigiosa vetrina internazionale con il portiere e lo stopper della Nazionale Italiana Scommettitori (che immagino con Emilio Fede allenatore e Pupo massaggiatore) che può andare bene per un film anni ’70 con Bombolo e Lino Banfi ma non per rappresentare un paese dove tutto sta andando a rotoli, a partire dal calcio, e avrebbe bisogno di simboli e segnali di tono completamente diverso che valgono più di un risultato sportivo.
Ma forse questo non dovrebbe essere compito del solo Prandelli ma anche di tutti quegli inutili dirigenti che accompagnano la Nazionale e se non fossero stati beneficiati da un’assunzione clientelare non sarebbero stati in grado di svolgere alcun lavoro vero.

Tutto questo mi ha fatto perfettamente disamorare alla nazionale e, ammesso che mi torni la voglia di vedere le partite, ciò mi consentirà di prendere eventuali sconfitte senza drammi. In fondo, nel caso, a perdere sarà solo la Nazionale Italiana Scommettitori.

Mica l’Italia.

Pereira

3 Commenti

  1. ok, in un sistema dove girano i soldi (e tanti) è facile che ci sia del marcio; vale per il calcio e per la cocaina, ma, chessò, anche per il settore del fotovoltaico, dell’agricoltura biologica e così via… fatevene una ragione

    personalmente trovo già scandaloso che un calciatore guadagni 10 milioni all’anno e un posto in tribuna costi 300 euro (cose evidentemente correlate). Già quello è il segnale di un sistema che NON va bene e che, personalmente, mi ha fatto disamorare del calcio moderno (e non solo della nazionale come se il resto fosse “bello”) e a seguirlo con distacco e, ad esempio, a non scendere nemmeno in piazza quando la nazionale di Lippi ha vinto i mondiali, mentre magari tanti moralizzatori si sono dipinti la faccia col tricolore e si son buttati nella fontana

  2. Intanto comunque c’è poco da stare allegri…

    Condannati per il calcioscommesse con patteggiamento:
    Questi i patteggiamenti:
    Gervasoni 1 anno 8 mesi di squalifica.
    Cremonese 1 punto di penalizzazione e 30 mila euro di ammenda.
    Doni 2 anni di squalifica.
    Atalanta 2 punti di penalizzazione e 25 mila euro di ammenda.
    Poloni 1 anno di squalifica.

    Pederzoli 1 anno 4 mesi di squalifica e 10 mila euro ammenda.
    Sbaffo 1 anno 4 mesi di squalifica e 100 mila euro di ammenda.
    De Lucia 5 mesi di squalifica.
    Parlato 2 mesi che si aggiungono alla precedente squalifica di 3 anni.
    Ruopolo 1 anno 4 mesi di squalifica.
    Narciso 1 anno 3 mesi di squalifica.
    Tamburini 10 mesi di squalifica.
    Modena 2 punti di penalizzazione.
    Carobbio 1 anno 8 mesi di squalifica.
    Cellini 4 mesi.
    Conteh 1 anno 8 mesi di squalifica.
    Andrea De Falco 6 mesi di squalifica.
    Micolucci 4 mesi che si sommano alla precedenza squalifica di 1 anno 2 mesi del precedente processo.
    Mora 4 mesi di squalifica.
    Passoni 1 anno 2 mesi di squalifica

    Grosseto 6 punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato

  3. magari però è giusto ricordare che la “mitica” Italia dell’82 (quella di San(dro) Pertini) è stata guidata alla vittoria da uno che aveva manifestamente truccato partite e però si finì tutti in strada a festeggiare.
    Resto dell’idea che la presunzione di innocenza valga sempre per tutti e che lo sciacallaggio mediatico sulle indagini vada condannato sempre; mi piace invece segnalare (visto che quello schifo di informazione che abbiamo non lo fa adeguatamente) al caso di rignano con i maestri dell’asilo che per giorni sono stati indicati come pedofili, picchiatori di bimbi in fasce, mostri sbattuti in prima pagina e ora (dopo anni di sospetti) che arriva l’assoluzione è in corpo 8 a pagina 15…andiamoci piano e rispettiamo le vite di TUTTI

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