Si va a momenti, a seconda del calcolo elettorale, più che di una linea politica risolta e coerente.
Ciò che mi dà tristezza, osservando le mosse della novità più grande della vita democratica del paese è il fatto che questa (Grillo e il suo Movimento) siano dominati dallo stesso becero opportunismo dei democristiani più vituperati, quelli delle “divergenze parallele” di De Mita e Andreotti
Oggi – domani chissà? – pare che Grillo sia tornato “progressista”, si schiera con determinazione a favore dei matrimoni gay bacchettando – comprensibilmente come posizione politica, anche se con offese degne del peggior B. – la Bindi degli “equilibrismi dialettici”.


Il problema è come facciano i fan del leader carismatico a non impazzire sul tema dei diritti umani fra una posizione del genere riguardo agli omosessuali e quella di segno opposto, oscurantista, sulla negazione dei diritti dei figli di immigrati nati in Italia di essere italiani come noi. https://radiopereira.it/2012/04/grillo-e-il-suicidio-dei-partiti.html

Pereira

3 Commenti

  1. Ma per favore…!!Ma quante xxxxxx mi costringete a leggere!!Tutta invidia nei confronti di un Movimento che è stato la vera invenzione alternativa a questa politica morta!!!
    NOI VOTEREMO MOVIMENTO CINQUESTELLE!!!!
    Grazie e ci vedremo in Parlamento….

  2. Il gioco è semplice: basta dichiararsi “né-di-destra-né-di-sinistra” e proclamare archiviate le differenze sociali che motivavano quella distinzione solo perché non hanno più rappresentanza politica, livellando causa ed effetto al grido indignatissimo di “un colpo al cerchio, uno alla botte!”. Così si racimolano i ritagli in uscita ora della Lega, ora del PD, ora dell’IdV (prima “quasi-amica”, ora apertamente avversa perché concorrente sugli stessi pascoli elettorali). C’est facile!

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