Hugo Chavez, uomo di Lotta e Amore
Un ricordo della vita, e delle politiche rivoluzionarie, di un personaggio che ha segnato la storia del socialismo e del Sud America, e non solo. Anche da un punto di vista alquanto insolito...
Dall’euforia al panico: Mercati e governi sulla stessa barca
Parte 1
Cari amici, bentrovati! E' passato un pò di tempo dall'ultima puntata andata in onda, e devo dire che, seppur a malincuore, sembra proprio che debba fare la figura dell'uccello del malaugurio! Eh si,...
La crisi economica americana
Parte 1
Gentili ascoltatori, come sempre ben trovati! Dopo le prime puntate, in cui abbiamo preso in esame la situazione dell'Italia, ed in particolare la sua condizione precaria in questa crisi globale e direi anche...
Privatizzazione dei profitti, socializzazione delle perdite
Cari amici, ben trovati! Fino ad oggi ci siamo impegnati a portare prove a supporto di quella che è sempre stata la nostra tesi, ovvero che la crisi del secolo non sia affatto finita,...
“Gestire l’economia come se del futuro ci importasse qualcosa”
"Economia dell'Abbastanza", libro dell’inglese Diane Coyle - consulente specializzata in tecnologia e fenomeni della globalizzazione -, è un titolo che già dice molto e il sottotitolo ne conferma i contenuti tanto di valore quanto provocatori: Gestire l'economia come se del futuro ci importasse qualcosa. Le parole chiave, nonché sfide principali, sono Felicità, Natura, Futuro, Equità, Fiducia. Esiste un modo per lasciare un pezzo di futuro sostenibile a chi esisterà dopo di noi, per tornare ai concetti originari dell'economia, dove la misura dell'efficienza viene calcolata sulla capacità di gestire risorse scarse e di dare a tutti qualcosa.
Nucleare in Italia: I dati parlano chiaro
Utile solo alla lobby che lo produce,
SI al referendum!
In Giappone è appena stato alzato il livello di allarme nucleare, portato da 4 a 5, su una scala che arriva a 7 (ma diversi esperti...
La crisi economica nell’Unione Europea
In questi giorni sono tragicamente d'attualità i problemi dell'Unione Europea, che deve fronteggiare la crisi di debiti sovrani importanti: l'Irlanda è ad un passo dal baratro, la Grecia è dovuta già ricorrere ad...
Batterio Killer: se c’entrassero qualcosa i fast food?
Scagionati i germogli di soia: sarà mica la carne la responsabile di tutto?
Sono già 22 i morti, e oltre 2mila le persone contagiate in Europa (1500 tedeschi, altri 500 in altri stati) dal misterioso...
Gli utili delle banche a scapito della società
Privatizzazione dei profitti, socializzazione delle perdite - Parte 2
Cari amici, bentrovati! Finivamo la scorsa puntata dicendo del cataclisma dei mutui sub-prime, che nel 2008 cominciava a disintegrare la fiducia nel sistema finanziario e di...
La situazione economica mondiale nel 2010
Parte 2
Cari amici, bentrovati! Avevamo un discorso aperto dalla volta scorsa, in cui riscontravamo come molti dei concetti proposti nelle vecchie puntate dal titolo "Alla faccia della ripresa" si fossero rivelati purtroppo azzeccati. Si...
Che cosa è lo spread?
Lo spread - parola che sentiamo spesso usare in questi giorni e che in questa accezione si riferisce al credit spread - è la differenza di rendimento fra i titoli di stato di un paese (in italia ad es. i...
Overshoot Day: già esaurite le risorse naturali della Terra
Siamo già in rosso, a debito con la Terra. Il 22 agosto 2012 abbiamo ufficialmente esaurito le risorse naturali disponibili per quest'anno: è già stato dichiarato l'Overshoot Day 2012. Altrimenti detto: quello che abbiamo consumato prima di agosto è maggiore di quanto la Terra riesca a rigenerare e di quanto sarebbe sufficiente per un anno. Stiamo perciò già sprecando beni naturali che non ci spetterebbero. Disboscheremo quindi foreste che dovrebbero ossigenare l'aria che respiriamo e che invece dovranno assorbire una maggiore quantità di anidride carbonica, sfrutteremo terreni senza un minimo di logica della sostenibilità, prenderemo pesci che nei nostri mari sono sempre meno e dalla vita difficile, preleveremo acqua da fonti che non potranno ricaricarsi. E ogni anno il nostro consumo sfrenato e incontrollato fa sì che l'Earth Overshoot Day sia sempre più precoce.